Human Rights Youth Organization

Sette giorni per centrare l’attenzione su tematiche che scuotono le nostre coscienze e attraversano i nostri tempi inquieti. Sette giorni per un corso di formazione dedicato ad operatori giovanili, con l’obiettivo di condividere, esplorare, sviluppare strumenti e metodologie per integrare la permacultura coi programmi di educazione non formale destinati ai giovani e giovanissimi. La formazione si è svolta a Palermo, in Sicilia, ed ha riunito partecipanti di organizzazioni partner: HRYO (Human Rights Youth Organization), Cinergies, Permacultura Cantabria, The Right Change e The Rural Hub. Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea tramite il programma Erasmus+

Unire permacultura ed educazione non formale per aumentare la consapevolezza ambientale. Questo è l’obiettivo del progetto Permayouth, promuovendo una maggiore consapevolezza riguardo alle problematiche ambientali e le pratiche di vita sostenibili tra i giovani. Combinando la permacultura – un sistema olistico di progettazione agricola e sociale orientato alla sostenibilità – con la flessibilità e creatività dell’educazione non formale, Permayouth sta preparando le giovani generazioni a contribuire attivamente a un mondo più sostenibile.

Durante la settimana in Sicilia, i partecipanti al meeting hanno esplorato i luoghi che rappresentano esempi pratici di permacultura. Esperienze immersive che hanno permesso di approfondire la comprensione di come la permacultura possa essere utilizzata non solo in agricoltura ma come base per metodi educativi che promuovono la consapevolezza ambientale e pratiche sostenibili.

Sagana: apprendere la permacultura nella natura

La prima tappa del corso di formazione è stata a Sagana, dove i partecipanti hanno visitato l’associazione Thardo Ling, situata tra le montagne di Palermo. Thardo Ling è un esempio importante di permacultura in azione, in quanto ha integrato il design della permacultura nelle sue attività, con tutti gli elementi armoniosamente allineati con la natura. Qui, gli operatori giovanili hanno avuto l’opportunità di sperimentare in prima persona come gli spazi naturali possano essere utilizzati per insegnare pratiche sostenibili. Il tempo trascorso in questo ambiente sereno ha permesso loro di riflettere su come i principi della permacultura possano essere incorporati in attività educative svolte nella natura.

Terra Franca: una terra tolta alla mafia, ora centro per la sostenibilità

La seconda tappa della formazione, coordinata da HRYO, è stata Terra Franca, un terreno confiscato alla mafia e trasformato in un centro educativo dedicato alla permacultura e alle pratiche sostenibili. 

Il luogo ha offerto ai partecipanti una prospettiva unica su come diversi contesti ambientali influenzino gli approcci della permacultura. A differenza del verde scenario naturale di Thardo Ling, Terra Franca è situata all’interno della città, in una delle sue periferie più disagiate, e manca di risorse naturali significative. Ciò ha permesso ai partecipanti di vedere come le sfide urbane, l’accesso limitato all’acqua e agli spazi verdi possano influenzare le pratiche sostenibili e richiedere soluzioni innovative.

La storia di Terra Franca ha anche offerto uno spunto su come l’azione dell’uomo –  un esempio è il crimine organizzato – abbia un impatto devastante sull’ambiente. Gli operatori giovanili hanno appreso come la riconversione di questa terra in un luogo per l’educazione e la sostenibilità rappresenti un esempio potente del potenziale della permacultura quale strumento non solo per la rigenerazione ambientale ma anche per il cambiamento sociale.

La settimana a Palermo si è conclusa con un lavoro comune dei partecipanti mirato a redigere metodologie e attività condivise che gli operatori giovanili possono utilizzare per promuovere la permacultura e le pratiche sostenibili tra i giovani. Queste metodologie mirano a ispirare i giovani a impegnarsi nell’azione climatica e ad adottare abitudini rispettose dell’ambiente, affrontando la crisi climatica con soluzioni pratiche e locali.

Uno dei principali risultati del corso di formazione è stato lo sviluppo di strumenti educativi che uniscono la teoria e la pratica della permacultura con la natura dinamica e partecipativa dell’educazione non formale. Questi strumenti verranno raccolti, affinati e pubblicati, rendendoli disponibili a stakeholder, tra cui educatori, organizzazioni ambientali e gruppi giovanili interessati a utilizzare la permacultura come mezzo per sensibilizzare e incoraggiare comportamenti sostenibili.