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ARTEnativa di Palermo: la mappa interattiva che svela l’arte nascosta della città

Palermo è una città che parla attraverso le sue strade, le sue botteghe, i suoi mercati. Ed è proprio in questi angoli, spesso lontani dai riflettori turistici, che si nasconde un patrimonio vivo di tradizioni, creatività e resistenza culturale. Per riscoprire questo tesoro sommerso è nata ARTEnativa di Palermo, una mappa interattiva che guida cittadini e visitatori in un viaggio tra arte, artigianato e spazi sociali del capoluogo siciliano.

Il progetto nasce dall’iniziativa L’Arte Nascosta, con l’obiettivo di valorizzare le tecniche artigianali locali e avvicinare giovani – e meno giovani – al ricco patrimonio umano e culturale della Sicilia. Grazie alla collaborazione tra volontari internazionali e giovani palermitani, nell’ambito del Programma di Volontariato Europeo, è stato possibile censire e raccontare luoghi che rappresentano l’anima autentica della città.

Cosa trovi su ARTEnativa?
La mappa propone una selezione di:

  • laboratori artigianali come la Bottega delle Percussioni, QUIR Fattoamano (che unisce artigianato e attivismo LGBTQ+), o l’Arte del Vimini;
  • monumenti iconici come la Cattedrale, i Quattro Canti o il Teatro Massimo;
  • spazi culturali e sociali come Porco Rosso, Moltivolti, Stato Brado e Al Vicolo, dove l’arte incontra i diritti umani e la sostenibilità;
  • mercati storici come Ballarò e la Vucciria, luoghi dove Palermo respira a pieni polmoni.

Ogni tappa è descritta con cura: indirizzi, orari, e una breve narrazione che restituisce il senso profondo del luogo, il suo legame con la comunità e il suo valore simbolico.

Perché esplorarla?
ARTEnativa non è solo una guida turistica: è un invito a vivere la città in modo partecipato e consapevole. È pensata per chi vuole andare oltre le cartoline, per chi crede che l’arte non sia confinata nei musei ma viva nelle mani degli artigiani, nei piatti di una trattoria inclusiva, nei murales che parlano di memoria e giustizia.

In un tempo in cui le identità locali rischiano di scomparire sotto la spinta della globalizzazione e della gentrificazione, questa mappa è uno strumento di resistenza culturale.