Noi adulti abbiamo una grande responsabilità in quanto modelli e costruttori di comunità ed educatori delle prossime generazioni. Per questo dobbiamo essere consapevoli che ci vuole molta cura, con i più piccoli, nel calibrare atteggiamenti e parole. È ancora attuale la lezione di Maria Montessori quando parla di “educazione cosmica”, ambizioso progetto educativo che permette alla bambina e al bambino tra i 6 e i 12 anni di organizzare il proprio piano astratto dello spirito. La visione cosmica è un modo di guardare al mondo nella sua unitarietà su vastissima scala, al cui interno tutti gli esseri inorganici e organici sono ecologicamente legati fra loro in innumerevoli modi per formare un tutto unico.
Con il progetto Alveare, che è ormai giunto nella sua fase operativa – Alveare è partito ufficialmente a settembre, con la fase di elaborazione dei dati e l’organizzazione delle attività -, cerchiamo di offrire proprio questo, una visione ampia dell’universo agli alunni dell’Istituto comprensivo statale Giuliana Saladino che vi sono coinvolti. Per loro abbiamo pensato ad attività e ad esperienze pratiche che permettano di cogliere il respiro della natura.
Partendo dall’esperienza, i bambini diventano attivi e la conoscenza diventa qualcosa di soggettivo. Per questo, le attività sono proposte prevalentemente attraverso approcci esperienziali e sensoriali.
Ovviamente occorre un piano di lavoro meticoloso, in cui ogni gesto non può essere lasciato al caso. Crediamo molto nel prendersi cura delle sensazioni e delle emozioni dei più piccoli, perché ogni bambino apprende in modo diverso e ognuno di loro ha un percorso, delle esperienze e delle sensazioni unici da rispettare.
Ieri, quando la Human Rights Youth Organization è entrata nelle classi delle quattro seconde coinvolte per iniziare il piano delle attività, ha chiesto innanzitutto ai bambini di formare un cerchio, denominandolo, in un clima di collaborazione e di empatia molto emozionante. Poi, a turno, un piccolo rito di presentazione ha offerto ai bambini un’occasione di relazione autentica, del cuore, con i compagni.
Dopo il primo step le volontarie hanno presentato il libro “Dal ramo al mare”, uno strumento utilizzato come agenda di comunicazione nelle scuole primarie per introdurre la grande capacità educativa della natura. Anche la lettura è un’abilità che va sviluppata, e ogni interazione con i libri, correttamente mediata, può essere molto producente. L’ultimo passaggio è stato quello di donare a ciascun bambino un Diario dell’Orto in cui disegnare e scrivere.E per rendere memorabile il momento, abbiamo chiesto di descrivere il luogo preferito nella natura per ciascuno di loro e cosa imparano da quel luogo.
I risultati sono andati oltre ogni aspettativa, con disegni dai colori brillanti e frasi emozionanti.
La prossima settimana HRYO entrerà nelle terze classi dell’Istituto comprensivo Giuliana Saladino, avviando le attività pratiche di Alveare. In primavera, l’hub educativo di Terra Franca permetterà ai bambini coinvolti nel progetto di vivere esperienze outdoor, esplorando il ciclo della vita, il mondo delle api, della sostenibilità e della biodiversità.
Alveare (2023-PE3-00054) è – lo ricordiamo – un’iniziativa per contrastare la dispersione scolastica, il bullismo e l’esclusione sociale tra i più piccoli, avviata a settembre 2024 grazie al sostegno del Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud, con finanziamenti dell’Unione Europea attraverso il programma Next Generation EU.
L’obiettivo di Alveare è offrire a 150 bambini, tra i 5 e i 10 anni opportunità educative che li aiutino a superare le difficoltà legate a contesti di disagio e a rischio di vulnerabilità. Attraverso una rete di partner locali – tra cui l’Istituto Comprensivo statale Giuliana Saladino, il Centro Muni Gyana e l’Associazione San Giovanni Apostolo – il progetto propone attività che combinano educazione culturale, ambientale e sostegno scolastico per promuovere il benessere personale e la responsabilità sociale.
Investire nella sensibilizzazione ambientale può non solo migliorare il coinvolgimento degli studenti, ma anche contribuire a creare cittadini più consapevoli e responsabili verso l’ambiente e la società in cui viviamo.