Si celebra ogni anno il 20 maggio. L’evento è nato per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questi insetti, fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema, la cui sopravvivenza è minacciata da cambiamento climatico, inquinamento e pesticidi.
Si tratta della Giornata mondiale delle api, nostre amiche e guardiane. Alle api noi della Human Rights Youth Organization abbiamo dedicato molti dei nostri progetti. Terra Franca è la casa delle api, e a Terra Franca (Cruillas, Palermo) è appena partito il progetto BEE Woman mira a fornire un contributo concreto alla promozione e alla protezione della biodiversità e nello stesso tempo a dare una nuova opportunità a un gruppo di donne.
Ma perché è importante puntare sulle api?
Basti pensare che la produzione agricola mondiale direttamente associata all’impollinazione animale rappresenta un valore economico stimato tra 235 e 577 miliardi di dollari. Negli ultimi anni è allarme crescente sul declino delle api e degli altri impollinatori. Il rapporto delle Nazioni Unite ha stimato che un numero crescente di specie di impollinatori in tutto il mondo è sull’orlo dell’estinzione a causa di diversi tipi pressione, molti dei quali prodotte dall’uomo. Lo viviamo ogni giorno: basta osservare la nostra società.
Le cause? Molteplici:
- distruzione,
- degradazione e frammentazione degli habitat,
- inquinamento (in particolare da pesticidi),
- cambiamenti climatici
- diffusione di specie aliene invasive, parassiti e patogeni
Eppure, senza le api e il loro “servizio” di impollinazione non ci sarebbero la maggior parte delle piante sulla Terra e dei prodotti della nostra agricoltura: delle 100 colture che costituiscono il 90% della produzione mondiale di cibo, 71 sono legate al lavoro delle api.
In Italia la “bee economy” è stimata in ben 500 milioni di euro, con la presenza di alveari sul territorio che genera in Italia 2 miliardi di euro di valore della produzione agroalimentare, cui si deve aggiungere l’apporto ecosistemico che le api garantiscono alla biodiversità, stimato in 150 miliardi di euro (fonte Federazione Apicoltori Italiani-Fai).