Colori, bandiere arcobaleno, musica, giochi, danze e bambini in strada sono stati i protagonisti del “Festival delle Culture – Meet me Halfway – La cultura chiama il dialogo” svoltosi ieri nel quartiere Z.e.n. 2 di Palermo.
La IV edizione del festival, organizzata dall’Associazione H.R.Y.O. (Human Rights Youth Organization) in collaborazione con le associazioni Zen Insieme, Maghweb e ARCI Palermo, si è tenuta in un’atmosfera di allegria e condivisione promuovendo l’incontro interculturale tra le diverse realtà palermitane e stimolando il dialogo e il reciproco scambio.
Il momento più atteso della giornata è stato l’installazione di una statua del Genio di Palermo, nume tutelare della città. Il manufatto donato dal ceramista Carlo Rubino di Monreale è simbolo di rinascita e rinnovamento, buoni auspici per il quartiere. Il primo passo è stato infatti quello di riqualificare una piccola porzione del piazzale di via Fausto Coppi, spazio animato dalla presenza delle diverse associazioni aderenti al festival e dagli abitanti del quartiere che hanno partecipato attivamente all’organizzazione della manifestazione. Molti dei partecipanti hanno donato una pianta o un alberello che sono stati piantati nel giardino bonificato e adottato dai bambini che da adesso ne avranno cura.
“Non abbiamo scelto lo Z.e.n. 2 come un luogo simbolico ma come luogo d’inizio di un percorso iniziato già 4 anni – spiega Marco Farina, presidente di H.R.Y.O – Quando abbiamo cominciato sapevamo che saremmo arrivati in questo quartiere con il Meet me Halfway, volevamo aspettare solo di farlo con la giusta forza, esperienza sulle spalle ed entusiasmo. Abbiamo recuperato una piccola piazza, ma per far sì che questa azione abbia seguito dobbiamo impegnarci tutti e noi ci siamo tanto che già confermiamo questo luogo anche per la prossima edizione. Finalmente al nome di questo quartiere siamo riusciti ad associare qualcosa di bello e propositivo”.
Un ruolo fondamentale nell’organizzazione e nella buona riuscita della manifestazione è stato determinato dalla presenza sul territorio dell’associazione Zen Insieme: “Oggi abbiamo inviato un segnale all’amministrazione comunale – commenta la presidente Mariangela Di Gangi – In questo quartiere c’è ancora una grande carenza: manca uno spazio comune che possa essere utilizzato dagli abitanti dello Z.e.n. come luogo d’incontro, non esiste una piazza ma c’è uno spazio gigantesco dove si trova solo immondizia e vorremmo che il comune si adoperasse per renderlo, finalmente, una vera piazza”.
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