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Stipulata la convenzione tra Invitalia e la Human Rights Youth Organization per la creazione di un museo digitale a Terra Franca. Il progetto sarà realizzato entro 18 mesi ed è finanziato, nell’ambito del PNRR, dall’Unione europea – Next Generation EU. Le agevolazioni fanno infatti parte dell’investimento del PNRR nel comune di Palermo per il settore relativo alla transizione digitale degli organismi culturali e creativi. Il progetto è denominato “Terra Franca – Memoria Digitale” e mira alla creazione di un polo museale digitale a cielo aperto a Terra Franca, bene confiscato alla mafia all’interno di Cruillas, quartiere periferico della città di Palermo.

Il progetto TOCC ha dunque un obiettivo ambizioso, quello di coniugare il digitale e i settori di principale intervento della HRYO, dall’educazione non formale ai diritti umani a quello ambientale. Il museo si inserirà all’interno di un circuito di organizzazioni e reti che garantiranno la sua fruizione nel tempo da parte di un pubblico non solo locale, ma anche nazionale e internazionale. 

Il terreno all’interno del quale sorgerà il museo fa parte del Circuito dei beni confiscati. HRYO fa parte del Comitato Educativo della VI Circoscrizione, dell’Osservatorio sulla dispersione scolastica ed è in rete con le organizzazioni del territorio che non ne fanno parte. La Human Rights Youth Organization ha esperienza nell’implementazione di festival di comunità (Meet me Halfway, festival delle energie alter-native), attività culturali ed educative, attività di inclusione sociale, educazione ambientale e processi sociali, gestione di spazi culturali (Stato Brado e il Teatro di insieme), visite culturali dello spazio e della natura, come quelle nell’ambito de Le vie dei tesori (un’altra importante iniziativa locale che coinvolge annualmente più di 250 mila visitatori). Terra Franca è anche parte del circuito di permacultura siciliana, e ospita mensilmente gli incontri della rete. Inoltre, ha una rete formalmente costituita di organizzazioni con la quale collabora per l’animazione dello spazio che garantiscono la presenza di attività continue e la trasformazione del luogo in digitale darà la possibilità di mantenere lo spazio aperto anche quando non lo è fisicamente. In quanto permanente, il museo digitale di Terra Franca potrà essere inserito nel circuito dei musei e giardini d’Italia

Il progetto “Terra Franca – Memoria Digitale” si inserisce perfettamente nella strategia adottata dall’UE all’interno del Green Deal Europeo

“Dal 2019, anno di assegnazione del bene alla H.R.Y.O., abbiamo progettato lo spazio basandoci sui principi della permacultura e facendo attenzione alla memoria del luogo incorporando bellezza, conoscenza e creatività al fine di restituire uno spazio che sia un polo di cultura e iniziative alla comunità – spiega il presidente di HRYO, Marco Farina -. Per noi che ci occupiamo di educazione non formale la cultura è una parte imprescindibile del nostro lavoro quotidiano, volto ad introdurre il concetto di bellezza e di sostenibiltà nelle attività educative. Questi sono i motivi che ci hanno portato a progettare lo spazio facendo attenzione ad aggiungere diversi elementi culturali, creativi ed educativi di stampo soprattutto ambientale. Terra Franca  – aggiunge  – si presenta oggi come un Hub di rivendicazione climatica e aspira a diventare un luogo della memoria, un museo digitale a cielo aperto.  Grazie agli interventi svolti dal 2019, siamo riusciti a trasformare un luogo abbandonato, abusato da un punto di vista edile e trasformato in una discarica, in uno spazio in continua evoluzione in cui si trovano l’agrumeto, primo tassello della memoria storica del luogo, il laghetto didattico, la compost toilet, la serra della biodiversità, il pollaio e l’apiario olistico.”

Alla digitalizzazione dei contenuti educativi e culturali già sviluppati e alla creazione di nuovi contenuti in digitale subentrerà la costruzione di una mostra digitale permanente sui temi che stanno a cuore ad HRYO:  la memoria, i valori e la lotta alla mafia; la discriminazione di genere; la cultura della biodiversità; la vita delle api con un’esperienza in Virtual Reality di un’arnia top bar; il pollaio e i suoi suoni, con attività di soundscaping. Tutti i contenuti verranno digitalizzati e resi interattivi e saranno creati e differenziati per età, facendo attenzione a coprire tutte le esigenze di pubblico. Prevista inoltre la creazione dell’agrumeto digitale, con attenzione alla biodiversità e all’importanza delle specie autoctone, e all’aspetto educativo e culturale (verrà creato del materiale che può essere utilizzato per le attività laboratoriali ma anche condiviso con i fruitori del luogo che avranno la possibilità di accedere direttamente al materiale scansionando i diversi QR code). 

L’agrumeto della memoria si caratterizzerà per l’attenzione alle personalità che hanno fatto storia nella lotta alla mafia, ogni albero sarà dedicato ad una persona importante nella lotta contro la mafia (ad esempio Pio La Torre, Peppino Impastato, Franca Viola).

I nuovi prodotti culturali e creativi confluiranno nel sito web di Terra Franca e della sua piattaforma digitale. Il finanziamento richiesto coprirà l’80% dei costi del progetto.  “Al fine di coprire il 20% per il cofinanziamento ci avvarremo di fonti proprie destinate alle spese vive e al cofinanziamento derivante dai progetti di volontariato attivi”, conclude Farina. 

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